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La liquidazione delle spese deve sempre essere motivata

A ribadirlo è la Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, con la sentenza n. 27234/18; depositata il 26 ottobre. I criteri di determinazione delle spese devono essere fondati solo su fatti oggetto di giudizio. La quantificazione delle spese deve avvenire sulla base delle tariffe in vigore al momento della liquidazione. Sotto il profilo della quantificazione delle spese inoltre, ribadendo i principi…

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La domanda di addebito della separazione può essere introdotta con memoria integrativa.

Lo ha affermato la Corte di Cassazione con la sentenza n. 17590/19, depositata il 28 giugno. Il caso. La Corte d’Appello di Roma rigettava l’impugnazione avverso la sentenza del Tribunale nella parte in cui aveva addebitato al ricorrente la separazione personale dalla coniuge ritenendo tempestiva la domanda avanzata in primo grado da quest’ultima nella memoria integrativa di cui all’art. 709, comma…

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Separazione e divorzio: la modifica delle statuizioni ammessa solo in caso di revisione.

I provvedimenti presi dal Tribunale dei minori, avendo ad oggetto questioni e circostanze diverse, non intervengono sull’esecutività delle statuizioni, sulle questioni economiche, prese nell’ambito di procedimenti di separazione o di scioglimento del matrimonio. Questo è il principio ribadito dalla Terza Sezione della Suprema Corte, con la sentenza n. 17689/2019, emessa nella Camera di Consiglio del 30 aprile 2019 e depositata…

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Sono da equipararsi l’apolide “di fatto” a quello “di diritto”

Nel 2016 veniva emesso nei confronti di un soggetto, già cittadino jugoslavo, decreto prefettizio di espulsione in virtù della mancata regolarizzazione della presenza dello stesso sul territorio nazionale. In particolare, in detto decreto si giustificava l’ordine di espulsione evidenziando l’insussistenza delle condizioni per il rilascio di un permesso di soggiorno per motivi umanitari o ad altro titolo, nonché la ricorrenza…

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Minori stranieri: no all’automatico divieto di ingresso del genitore condannato

La pronuncia di condanna inflitta al familiare di un minore straniero presente sul territorio italiano non può bloccare in modo automatico l’ingresso e il soggiorno dello straniero. E’ quanto ha stabilito la Corte di Cassazione, sezioni unite civili, con la sentenza n. 15750 del 12 giugno 2019. La vicenda aveva preso il via dal ricorso di due coniugi di nazionalità albanese…

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LA CRISI RUSSO-UCRAINA

Una recente sentenza del Tribunale Internazionale del Mare ha riportato alla ribalta la crisi russo-ucraina che, pur nel silenzio della carta stampata, ha fatto finora migliaia di morti, anche tra la popolazione civile. La Russia deve rilasciare immediatamente i 24 membri delle tre navi ucraine e le stesse imbarcazioni sequestrate dalle autorità russe nello Stretto di Kerch, che collega il Mar…

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Il termine per la presentazione dell’istanza di mediazione è perentorio?

Nella mediazione demandata, il termine di 15 giorni per la presentazione dell’istanza di mediazione è da considerarsi perentorio, e quindi se viene presentata in ritardo, determina l’improcedibilità della domanda. (Tribunale di Lecce, sentenza 3 marzo 2017). Sentenza del Tribunale di Lecce riguardo alla questione, assai dibattuta, relativa alla perentorietà o meno del termine di 15 giorni, previsto dall’art. 5, comma 2,…

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Terrorismo internazionale: la Cassazione si pronuncia sul reato di arruolamento

L’arruolamento in un’organizzazione terroristica internazionale si realizza anche senza la prova dell’esistenza di un “serio accordo” tra l’arruolato e il gruppo arruolante perché ciò che conta, per configurare il reato previsto dall’articolo 270-quarter del codice penale, è che vi sia una disponibilità concreta del terrorista a “compiere atti eversivi, anche a progettazione individuale”, pur in mancanza di una prova del patto.…

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Quali fattori possono compensare lo spazio nella cella inferiore al minimo vitale?

Il caso. Il Tribunale di Sorveglianza, respingendo il reclamo introdotto da un detenuto che chiedeva l’indennizzo per detenzione inumana e degradante, rilevava che solo in una delle tre strutture carcerarie era stata messa a disposizione del recluso una cella avente spazio vitale individuale inferiore a 3 metri quadrati (nello specifico erano 2,91). Tale circostanza, sosteneva il Tribunale, era stata riequilibrata dalle…

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Per l’Avvocato Generale occorrono regole più restrittive per l’acquisizione e la detenzione di armi da fuoco

Lo afferma l’Avvocato Generale presso la Corte di Giustizia dell’UE nelle conclusioni relative alla causa C-482/18 dell’11 aprile 2019 (ECLI:EU:C:2019:321). Le conclusioni dell’Avvocato Generale riguardano il ricorso promosso dalla Repubblica Ceca con cui è stato chiesto l’annullamento della direttiva UE 2017/853 del 17 maggio 2017 di modifica alla direttiva 91/477 relativa al controllo dell’acquisizione e della detenzione di armi. Dopo…

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