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TERRORISMO E SICUREZZA SOCIALE

All’ indomani dell’attentato terroristico a Berlino che ha fatto registrare altre vittime innocenti, sono state richieste da più parti un ulteriore rafforzamento delle misure di sicurezza, ed un maggior controllo sull’ immigrazione. Il Governo Italiano ha risposto disponendo  l’apertura di nuovi CIE e misure di espulsione più rapide nei confronti degli immigrati che non hanno diritto all’ asilo politico. In un lucido articolo su La Repubblica del 21.12 u.s. Lucio Caracciolo, direttore della rivista Limes, ha spiegato perché una politica di isolamento e di militarizzazione dell’area europea non servirebbe a garantirci dalla minaccia di un attentato. Innanzitutto, ha ricordato come la Germania insieme ad altri quattro paesi (Belgio, Ungheria, Danimarca e Austria) hanno sospeso gli accordi di Schengen mantenendo i controlli alla frontiera ma ciò non è stato sufficiente a fermare l’attacco terroristico a Berlino. La minaccia infatti di attentati non viene dall’esterno ma dall’interno della nostra società, posta in essere da giovani e a volte da adolescenti in rotta con le loro famiglie, privi di ogni certezza per il loro futuro. Lo ripetiamo da anni che abbiamo rubato il futuro ai nostri giovani, per cui non bisogna meravigliarsi se essi si fanno attrarre da derive estremiste o criminali. Le nostre città – ne è un esempio Napoli – scoppiano evidenziando sempre più fenomeni di dissociazione e nuove forme di criminalità. Una politica che riesca a dare ai nostri giovani una speranza di un futuro è lo strumento giusto per bloccare questi fenomeni di emarginazione sociale. Se l’Europa non promuove questa politica, rischia di consegnare il futuro alle destre radicali e distruggere quel che resta dei nostri valori.  Sulle pagine del quotidiano nello stesso giorno ha scritto un lungo articolo lo scrittore Peter Schneider il quale ha apprezzato la calma con cui i berlinesi hanno reagito a questa tragedia, senza isterismi scrivendo di non lasciare “che i terroristi condizionino la nostra vita, né che ci facciano rinunciare a viverla”. “Nemmeno il regime nazista piegò fino in fondo lo spirito di Berlino”. “Libertà per i berlinesi è anche la libertà incondizionata di divertimento….per i giovani del mondo”. Non diversa è stata la reazione della Merkel che ha dichiarato di non piegarsi alle minacce dei terroristi escludendo di chiudere i mercatini di Natale e di non sottoporli ad eccessiva sorveglianza. Decisione coraggiosa così come fu quella di aprire le porte agli immigrati quando gli altri paesi lavoravano per creare nuove barriere. Se una lezione possiamo trarre da questi infausti eventi è che il terrorismo non può essere vinto accrescendo l’isolamento e mandando a casa gli immigrati ma lavorando in seno della nostra società per estirpare ogni forma di discriminazione e per ridare un futuro ai giovani. Ci sono sfide che l’Europa dovrà affrontare nei prossimi mesi ed esse potranno essere vinte solo se la fortezza Europa si dimostri capace di difendere lo spirito di libertà che è fondamento della nostra civiltà a cui non possiamo rinunciare.

Gennaio 2017

(Avv. E. Oropallo)

TERRORISMO E SICUREZZA SOCIALE

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