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ELEZIONI IN EUROPA: LE SFIDE PIU’ ATTESE

Le elezioni del Presidente della Repubblica in Italia non sono le sole che si celebreranno in Europa quest’anno. L’attenzione è tutta concentrata sulle elezioni del Presidente francese e sul risultato delle elezioni del Parlamento francese ma tra gli appuntamenti elettorali da tenere d’occhio ci sono anche le elezioni generali in Ungheria e quelle parlamentari e presidenziali in Slovenia e quelle del voto anticipato in Portogallo. In ordine cronologico il primo ad andare al voto sarà il Portogallo con l’elezione anticipata del 30 gennaio. Il primo ministro uscente, il socialista Antonio Costa, tenta la rielezione, dopo la bocciatura in Parlamento della legge di bilancio 2022. Per il momento i sondaggi sono ancora favorevoli al primo ministro uscente, ma la forbice si è ridotta progressivamente negli ultimi mesi. Ad aprile si voterà anche in Ungheria. Le elezioni generali saranno un banco di prova per il premier uscente Victor Orban, leader populista di destra. Per la prima volta i sei partiti dell’opposizione si sono compattati attorno ad un nome, quello di Peter Marki-Zay. L’ex presidente americano Donald Trump ha espresso il suo sostegno alla rielezione del primo ministro ungherese che ha ricevuto apprezzamenti anche dai leader di estrema destra europei come Marina Le Pen e Matteo Salvini, soprattutto per il suo rifiuto di accogliere i rifugiati. I rapporti del premier con Cina e Russia, però, hanno messo già in crisi i principi fondanti dell’UE per cui l’obiettivo dell’opposizione è di tornare ai valori dell’Europa e all’Alleanza Atlantica. Anche la Francia andrà a votare il nuovo presidente tra il 10 e il 24 aprile e successivamente il 12 giugno i francesi ritorneranno a votare per le legislative. Macron cercherà di essere rieletto per un secondo mandato: secondo i sondaggi è ancora in testa con il 26%. Sempre a seguire in Europa ci sono altri appuntamenti che comunque potrebbero cambiare l’assetto istituzionale attuale. Il 5 Maggio va al voto l’Irlanda del Nord per il rinnovo dell’assemblea. Alla luce della difficile situazione che si è creata anche per le difficoltà insorte con l’UE, potrebbe esserci un voto a favore per la scissione dell’Ulster dal Regno Unito. Spostandosi nei Balcani, i principali appuntamenti elettorali riguardano la Serbia che, il 3 aprile andrà al voto sia per le presidenziali che per le parlamentari. Il presidente uscente Alexander Vucic, la figura più importante in Serbia negli ultimi 10 anni, si gioca la riconferma: la sua popolarità è ancora grande, malgrado le accuse che gli provengono dall’opposizione per aver tollerato una caduta democratica del Paese. In Bosnia e Erzegovina, invece, il 2 ottobre si vota per il rinnovo dell’assemblea parlamentare e per i 3 membri della presidenza. Anche in Slovenia, il 24 aprile, si torna al voto per le elezioni parlamentari, dove il sovranista Janez Jansa si giocherà la candidatura di Capo del Governo. Per finire, a settembre si dovrebbe votare anche in Austria per le presidenziale. Il Presidente in carica Alexander Van del Bellen, ex portavoce dei verdi eletto nel 2016, può candidarsi per un altro mandato ma non ha ancora fatto sapere se intende farlo o meno. Un quadro dunque pieno di incertezze, che conferma la prospettiva che in questo anno potrebbe cambiare tutto l’assetto istituzionale sia all’interno dell’UE che in altri paesi europei.

Gennaio 2022

Elezioni in Europa. Le sfide più attese

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