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DOCCIA FREDDA PER GLI ALLUVIONATI

Dopo la passerella svolta dalla Meloni nei giorni scorsi a Forlì e Cesena per ribadire l’impegno del governo di far pervenire i fondi necessari per la ricostruzione delle strutture private – case e attività produttive – c’è una nuova doccia fredda. “L’indennizzo dei beni mobili perduti – scrive la Repubblica del 1° febbraio – deve aspettare ancora“. Il Senato proprio alla fine del mese scorso ha bocciato tutti gli emendamenti presentati dall’opposizione. L’ex sindaco di Bologna, Vincenzo Merola, sottolinea che “mancano ancora risposte certe sui imborsi ai cittadini ed alle imprese” perché i beni mobili non sono inclusi nella procedura. “La Meloni – aggiunge Marco Croatti di M5S – pensa che i romagnoli siano disposti a farsi prendere in giro dalle sue passerelle ma senza gli aiuti premessi si accorgerà presto della loro rabbia“.

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In effetti, con una Finanziaria che fa acqua da tutte le parti, è difficile credere che ci sia spazio anche per questi rimborsi – a conferma che questo governo è incapace di gestire la ricostruzione di questa parte del Paese. Il quale può contare solo sulle risorse locali e sulla solidarietà di tutti i ceti sociali se non vuole attendere i tempi lunghi come è stato nel caso del terremoto che ha devastato l’Italia centrale. Credo che nelle prossime elezioni i cittadini di questo paese sapranno scegliere i rappresentanti che sono professionalmente e politicamente adeguati alla guida del Paese.

Febbraio 2024

DOCCIA FREDDA PER GLI ALLUVIONATI

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