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BUONE NOTIZIE DALL’EUROPA PER IL RECOVERY FUND

Dopo dieci settimane di negoziati, Commissione e Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo sul prossimo bilancio pluriennale dell’Unione e sul pacchetto Next Generation, altrimenti noto in Italia con il nome di Recovery Fund o “Fondo per la ripresa”. Si tratta di un fondo speciale per la ripresa economica da finanziare con l’emissione di titoli di Stato europei (i Recovery Bound) che andrà a finanziare i progetti di riforma strutturale dei singoli paesi, i Recovery Plan, che ogni singolo Paese dovrà presentare a Bruxelles per ottenere gli aiuti del Recovery Fund entro l’aprile del 2021. L’Italia, insieme alla Spagna, è il maggior beneficiario di questo intervento europeo che vedrà lo stanziamento di 750 mld. di euro. Il Parlamento europeo ha ottenuto 16 mld. di euro in aggiunta al pacchetto concordato dai capi di Stato e di Governo al vertice di luglio. Quindici mld. andranno a rafforzare i programmi faro dell’UE, tra cui il progetto Erasmus, mentre un altro mld. andrà ad aumentare la flessibilità del bilancio UE. L’accordo dovrà essere approvato dai leaders degli Stati Membri nel Consiglio Europeo. E questo sarà il capitolo più delicato perché Polonia e Ungheria sembra che non siano disponibili ad approvarlo se esso sarà associato alla condizione, più volte contestata dai paesi sovranisti, di rispettare le regole democratiche poste a base dell’UE. Se il processo di approvazione definitivo terminerà per la fine dell’anno, già in primavera ci sarà la prima erogazione dei fondi per il 20% che per l’Italia corrisponderà a un importo di circa 200 miliardi di euro. “Abbiamo urgente bisogno che il fondo sia operativo per ammortizzare le disastrose conseguenze economiche della pandemia” è il commento di Michael Clauss, ambasciatore tedesco presso l’UE. Se i paesi sovranisti manterranno la linea dura, è probabile che i tempi potrebbero allungarsi fino alla prossima estate ma più di un commentatore ritiene che alla fine anche questi paesi abbandoneranno ogni forma di ostruzionismo, visto che anche loro hanno urgenza di utilizzare i fondi previsti per i loro paesi.  “L’accordo è un ottimo risultato per i nostri cittadini – sottolinea il Presidente del Parlamento Europeo, Davide Sassoli – adesso l’Europa può ricominciare la ricostruzione da questa crisi”. Il compromesso prevede che almeno il 30% dell’importo totale del bilancio UE sostenga gli obiettivi climatici. Vedremo come si evolverà la situazione nel prossimo mese che sarà cruciale per avviare questo percorso che dovrebbe segnare il momento della ripresa economica, anche se la pandemia resta un’incognita. Una ragione in più per i paesi europei di tenere sotto controllo la curva dei contagi, mantenendo le misure restrittive già operative per limitarli.

16/11/2020

BUONE NOTIZIE DALL’EUROPA PER IL RECOVERY FUND

 

 

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