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AVVOCATO ARRIVA IN ANTICIPO MA L’UDIENZA GIA’ E’ STATA CELEBRATA

Strana ed insolita vicenda questa che si è trovata ad esaminare la Suprema Corte. In un processo per spaccio di droga avanti la Corte d’Appello il difensore si presenta alle 10:45, 15 minuti prima dell’orario previsto per l’udienza, fissata alle 11:00. Ma, in anticipo rispetto all’orario previsto, la Corte d’Appello ha già svolto il processo, pur in assenza del difensore di fiducia, con la lettura del dispositivo della sentenza – poi impugnata in Cassazione – alle ore 10:30. La Cassazione accoglie il ricorso dell’imputato (Cass. III Sez. Pen. sent. n. 51578/2017 del 13.11) affermando la “palese illegittimità della celebrazione del processo a suo carico ante tempus”. La Corte ha stabilito che si tratta di nullità assoluta ex art. 179 c.p.p. essendo stato il processo celebrato in ora diversa da quella fissata, determinando così “una lesione ineliminabile del diritto di difesa dell’imputato”. Sembra incredibile, eppure è successo, che né i Giudici della Corte d’Appello, né il P.M., né il difensore di ufficio nominato al posto di quello di fiducia, si siano resi conto dell’errore commesso. Annullata la sentenza impugnata, la Corte rimette gli atti ad altra sezione della Corte d’Appello, così come prescrive la legge, per un nuovo giudizio! Meno male….

Fonte

D & G 14.11.2017

(Nota a cura avv. E. Oropallo)

 

 AVVOCATO ARRIVA IN ANTICIPO MA L’UDIENZA GIA’ E’ STATA CELEBRATA

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