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NO DEL CANCELLIERE TEDESCO ALL’ESTRADIZIONE DI ASSANGE NEGLI STATI UNITI

I giudici britannici dovrebbero proteggere il fondatore di Wikileaks Julian Assange dall’estradizione negli Stati Uniti” ha dichiarato all’inizio di marzo il Cancelliere tedesco Olaf Scholz in un intervento insolito, aggiungendo che la proporzionalità della pena degli Stati Uniti è davvero discutibile. In effetti Assange rischia l’estradizione dal Regno Unito negli USA in base a una sentenza emessa da un giudice inglese. Gli avvocati di Assange hanno fatto ricorso all’Alta Corte del Regno Unito per un appello finale sul quale la giustizia inglese non si è ancora espressa.

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Credo che sarebbe bene – ha detto Scholz – che i tribunali britannici gli garantiscano la protezione necessaria” dopo che Assange è rimasto detenuto per cinque anni in un carcere del Regno Unito e passato sette anni di asilo nell’ambasciata ecuadoregna a Londra per evitare l’estradizione in Svezia per un’altra vicenda dove il magistrato svedese già si era pronunciato per la sua estradizione negli Stati Uniti.

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L’intervento di Scholz a favore di Assange ha sorpreso altri paesi dell’UE che avevano invece mantenuto un basso profilo sulla delicata vicenda. Lo stesso vicecancelliere dei verdi Robert Habeck aveva dichiarato il suo sostegno al ‘giusto processo’ qualche settimana prima in contrasto quindi con la posizione assunta dal Cancelliere.

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Ci sembra invece davvero incomprensibile il silenzio di altri paesi occidentali che conferma però i loro stretti legami con gli interessi del governo USA, malgrado l’opinione pubblica mondiale si sia pronunciata a favore del giornalista che corre il rischio di essere condannato a una reclusione fino a 175 anni. E non è un caso che sia proprio la Germania a far sentire la propria voce. Ma la fronda filoatlantica è molto forte anche all’interno dell’UE. Una posizione diciamo singolare della Germania, va tuttavia ricordato che il conflitto fra Germania e USA non è un fatto d’oggi in quanto la politica tedesca è stata quella di non legarsi agli interessi USA. Basta ricordare che la Germania ha rifiutato fino ad oggi di partecipare alle ‘missioni di pace‘ organizzate dagli USA mentre altri paesi come la Francia o l’Italia risultano sempre in prima linea nell’appoggiare la politica USA. Le prossime elezioni europee sapranno dirci se i paesi dell’UE siano disposti a realizzare il sogno dei padri dell’europeismo facendo nascere un nuovo soggetto politico indipendente – o continueranno a seguire la politica bellicista degli USA che purtroppo hanno riportato la guerra al centro dell’Europa sostenendo l’Ucraina in questa nuova avventura bellica.

Aprile 2024

Avv. Eugenio Oropallo

NO DEL CANCELLIERE TEDESCO ALL’ESTRADIZIONE DI ASSANGE NEGLI STATI UNITI

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