IL SUPERBONUS EDILIZIO: TENSIONE TRA DRAGHI e M5S
Quando veniva annunciata questa misura del governo per incentivare la ripresa, più di una voce si sollevò a denunciare la fallacia di questa “invenzione” del M5S che sarebbe servita solo a riempire i portafogli delle aziende edili e delle banche. In effetti ad oggi si calcola che sono state soddisfatte solo l’1% delle richieste mentre è stato calcolato che, se si volessero soddisfare tutte le richieste pervenute, il costo ammonterebbe ad oltre 2000 miliardi di euro ossia il doppio di due bilanci statali annuali. Strano che gli economisti se ne rendano conto solo oggi. “I costi più che triplicati delle ristrutturazioni è un dato che denuncia truffe sui bonus edilizi per ben oltre cinque miliardi” scrive La Repubblica del 5 u.s.. Intervenendo a Strasburgo il premier Draghi ha confermato che “si tratta di una misura sbagliata sulla cui validità non siamo d’accordo”, replicando a Tiziana Beghin del M5S. La protesta del M5S si fa subito sentire anche a Roma: “Dopo lo strappo in Consiglio dei Ministri sul termovalorizzatore di Roma: basta ricatti e annunciano nuove barricate” scrive sempre il quotidiano. Ma la polemica non si placa. Draghi ribadisce ancora una volta la sua contrarietà al Superbonus: “il costo di efficientamento energetico degli edifici è più che triplicato perché non c’è trattativa sul prezzo”. Il M5S teme ora che le frasi del premier annuncino nuove restrizioni anche se Ghigi nega. Riccardo Fraccaro intima di “non boicottare il 110% e un gruppo di senatori accusa Draghi di attaccare il bonus per prendere di mira il M5S”. Ogni giorno che passa, dopo i controlli della GdF e dell’Agenzia delle Entrate, si allarga il numero delle frodi che sono state scoperte. “Da un’analisi a campione – scrive sempre il quotidiano – è emerso che più di un’azienda su due aveva in pancia crediti fasulli” per cui il governo sta valutando di apportare modifiche al Superbonus per rendere più difficile la cessione del credito alle banche. Probabilmente questa diversità di vedute potrebbe mettere in crisi il governo stesso ma soprattutto apre una voragine nei conti dello Stato.
Maggio 2022
