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Giudici in Piazza a Varsavia

La settimana scorsa più di mille magistrati polacchi sono scesi in piazza per protestare contro la riforma del sistema giudiziario voluta dal partito conservatore al potere che limita la libertà e l’indipendenza del potere giudiziario. Accanto a loro centinaia di magistrati provenienti da tutta Europa per protestare contro questa legge liberticida. La legge proposta dal governo “sovranista” è stata già approvata dalla Camera bassa del Parlamento polacca, dove c’è una forte maggioranza di conservatori. Essa passa adesso al Senato dove potrebbe essere bocciata, avendo la opposizione, ma esigua maggioranza. Il Presidente dell’associazione dei giudici polacchi ha dichiarato che i giudici sono scesi in piazza per garantire ai cittadini una giustizia libera e di poter contare su un giusto processo, mentre la Corte Suprema polacca ha ricordato che, se approvata, la legge sarebbe contraria ai principi europei. In effetti, è in corso, già nell’anno scorso, un procedimento promosso dalla Commissione europea innanzi alla Corte di Giustizia per sanzionare l’Ungheria e la Polonia per violazione dei Trattati europei sia per quanto riguarda la libertà della stampa ma anche del sistema scolastico e universitario anche essi riformati dal potere “sovranista” per cui questo attacco mosso alla libertà e all’indipendenza della magistratura non è che un ulteriore tassello per rafforzare il potere “sovranista”. L’intervento dell’UE è stato ampiamente contestato dal governo conservatore che lo ha definito come una inammissibile intrusione in una vicenda interna. Alla manifestazione hanno partecipato circa 25.000 persone, tra cui anche molti magistrati italiani della Anm e di Magistratura democratica. Marco Cappato, presente alla manifestazione come Presidente dell’Associazione Luca Coscioni, ha dichiarato che “le aggressioni contro i magistrati polacchi non sono solo un problema interno del paese, ma un attacco alla libertà di tutti i cittadini” mentre il Commissario ai diritti umani del Consiglio d’Europa ha denunciato che la legge è uno “strumento per far tacere ogni voce critica dei giudici”. Sappiamo che il sovranismo sta facendo breccia in molti paesi dell’UE, grazie anche all’appoggio esterno dell’amministrazione Trump che ha come obiettivo di indebolire l’UE. Ci attendono giorni difficili anche per le complicazioni a livello internazionale che rendono la situazione mondiale sempre più instabile per cui l’unico riferimento per i popoli europei è quello del rafforzamento dell’UE, unico argine contro il ritorno del nazionalismo in Europa.

24.01.2020

GIUDICI IN PIAZZA A VARSAVIA

 

 

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