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CRISI DI SISTEMA O CRISI DI GOVERNO?

Malgrado lo smacco subito dal Governo nella vicenda della nave Diciotti, invece di esaminare pacatamente la situazione e rendersi conto che è stato messo alla berlina non solo il Governo ma anche il paese, come se niente fosse accaduto, Di Maio e Salvini hanno rincarato la dose.
Il primo, spalleggiando Salvini e dichiarando che vi è stata una piena condivisione di tutto il governo dell’operato del ministro dell’Interno (il che non è affatto vero) e prendendo ancora di più le distanze dall’Europa quando minaccia il blocco dei fondi all’UE e la bocciatura del bilancio europeo.
Ignoranza mista ad arroganza in quanto quello del versamento del contributo è un obbligo previsto dai patti sottoscritti per cui il mancato versamento costituisce motivo per mettere in discussione la nostra appartenenza all’UE. Si rende conto Di Maio della gravità delle sue affermazioni? Ma, ancora, egli mostra quale sia il livello di arroganza raggiunto da questo Governo quando aggiunge che “questi commissari e burocrati europei prendono coscienza del fatto che loro politicamente hanno le ore contate perché alle prossime elezioni europee saranno spazzati via”.
Dichiarazioni queste che fa il paio come quanto dichiarato dal Salvini il quale ha fatto sapere di voler fermare un partito anti-europeo per mandare a monte ogni prospettiva di sviluppo dell’UE.
Se questo è il quadro, come si può chiedere all’UE di accettare il ricatto di questi capi-popolo da operetta?
Chi ci rappresenterà innanzi all’Europa nei prossimi incontri di lavoro in programma?
Non si può consentire, e non lo consentirà l’Europa, una falla nei rapporti tra l’Italia e l’Unione di cui facciamo ancora parte soprattutto se questo Governo lavorerà per mettere in discussione la nostra appartenenza all’Unione. Come ha ricordato un Commissario europeo, la linea politica di questo governo è autolesionista e avventurista in quanto sta trascinando il paese intero in un disastro dalle conseguenze inaccettabili.
Fermiamoli con tutti i mezzi previsti dalla Costituzione prima che il processo non sia più controllabile. Facciamo appello a chi ha il potere di fermare quello che è un autentico suicidio politico, un attentato alla Costituzione che esige una risposta ferma da chi ancora ha a cuore le sorti di questo paese.
Agosto 2018
(Avv. E. Oropallo)

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