skip to Main Content

TUTTI I SOGNI SVANISCONO ALL’ALBA

Nella sua veste di Presidente del Consiglio il premier Renzi non ha esitato a lanciare voci allarmistiche nel caso di esito negativo del referendum costituzionale. A parte il fatto che ancora una volta, così facendo, si finisce per condizionare pesantemente il voto degli italiani, non crediamo che l’Italia sia ad un bivio, ad uno di quei risvolti della storia decisivi per il futuro del paese. Probabilmente, il premier non trova argomenti utili per legittimare le ragioni del SI’ per cui finisce per diffondere la voce di un possibile blackout post- referendario che renderebbe meno forte il paese all’interno dell’UE. Ipotesi questa indimostrabile anche perché i governi europei, men che meno gli italiani, nulla sanno del contenuto di questa riforma per cui non è che un esito, favorevole o meno alla stessa, possa indebolire la posizione dell’Italia, anche se potrebbe semmai essere indebolita la figura del premier. Per passare ad una valutazione sui singoli punti in discussione, tanto per cominciare, dalla riforma del  bicameralismo italiano che non è affatto “perfetto”, va detto che un Senato di consiglieri regionali e sindaci che dovrebbero occuparsi, senza averne le competenze o esperienza alcuna, della politica europea, certamente non costituisce una scelta ponderata rispetto all’assetto attuale del Senato. Ancora, rispetto all’obiettivo di valorizzare le regioni e le autonomie locali, in nome del principio di sussidiarietà, la riforma che vuol fare il Governo attuale finisce per reintrodurre la “supremazia dello Stato” in molte materie, portando probabilmente ad una serie di conflitti tra Stato e autonomie locali. Ancora, se effettivamente, per tornare ad uno degli argomenti dei fautori del sì, questo Governo avesse voluto chiaramente diminuire le spese per un Parlamento sovraffollato, non si spiega perché non abbia puntato sull’ipotesi di diminuire il numero dei componenti del Parlamento visto che, anche per quanto riguarda le spese, a conti fatti, ci sarà un risparmio calcolato oggi di qualche decina di milioni di euro e nulla più. Oggi il premier si vuole presentare come salvatore della patria volendosi accreditare presso gli altri governi dell’UE come un politico che abbia contribuito alla ripresa economica del paese e ad un decisivo cambio di rotta della politica europea. Se fallisce, ovviamente, non potrà che tirarne le conclusioni.

Ottobre 2016

Avv. Eugenio Oropallo

tutti-i-sogni-svaniscono-allalba

Back To Top
Translate »