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CONDANNATO PER LE NOZZE VIRTUALI CON UNA STRANIERA

IL FATTO

Un uomo si rende disponibile a unirsi in matrimonio con una donna albanese e prendere in locazione a proprio nome un’abitazione dove farla risiedere, assieme ad altre due donne, di nazionalità rumena, ottenendo in cambio “la disponibilità di una casa e di un’autovettura” grazie ai “protettori stranieri delle donne che ne favorivano e ne sfruttavano la prostituzione”. Matrimonio di interesse, dunque, con la consapevolezza del marito virtuale di aver favorito “la presenza illegale in Italia” della donna che è risultata essere sua moglie. Decisione conforme sia dal Tribunale in primo grado che della Corte d’Appello con condanna dell’imputato a quattordici mesi di reclusione “per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Sentenza confermata dalla Corte di Cassazione. (Corte Cass. Sez. I, penale, sentenza n. 52460/17 del 16.11)”.

Fonte

D & G 17.11.2017

(Nota a cura avv. E. Oropallo)

 

CONDANNATO PER LE NOZZE VIRTUALI CON UNA STRANIERA

 

 

 

 

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