I singoli Stati USA liberi di inquinare
E’ questo l’annuncio che si legge su “La Repubblica” del 19 u.s.. “Il Presidente Trump- scrive il giornale – si prepara a dare l’ennesima spallata alle politiche energetiche di Barack Obama mirate a ridurre le emissioni di gas e di affondare definitivamente il piano del suo predecessore che mirava all’ambizioso obiettivo di togliere il 32% delle emissioni entro il 2030”. Il primo passo su questa strada era stata la decisione presa da Trump l’anno scorso a Parigi di uscire dall’accordo sul clima varato nel 2015. In effetti, Trump non ha mai creduto al fenomeno del riscaldamento globale del pianeta a causa delle emissioni di gas. L’allarme sollevato è legittimo anche perché gli USA, sono il secondo paese al mondo più inquinante dopo la Cina per cui, se le emissioni aumenteranno il surriscaldamento del pianeta, il problema riguarderà tutti. Nei giorni successivi, come riporta “La Repubblica” del 22 u.s. Trump è andato in Virginia, grande produttore di carbone, a portare la lieta novella. Tra l’altro Trump ha annunciato che vengono eliminate tutte le misure che obbligavano i produttori di energia a ridurre le emissioni di gas. La reazione più dura a questo annuncio è venuta dal governatore della California che è l’unico a rispettare gli accordi presi a Parigi con misure che contrastano con quelle prese da Trump. Il governatore della California, Jerry Brown ha dichiarato: “queste misure sono una dichiarazione di guerra contro l’America e contro l’umanità”. Effettivamente, si tratta di una decisione che aumenta anche il rischio di un’inasprirsi delle tensioni tra gli USA e l’UE e anche con la Cina tenuto conto che gli USA hanno penalizzato l’importazione di alcuni prodotti cinesi di una tassa del 25% producendo analogo provvedimento da parte delle autorità cinesi. Non serve più il volto da pugile suonato che Trump mostra in televisione a scongiurare il rischio di una ennesima guerra, per ora solo diplomatica ma non mancano le premesse di una nuova corsa agli armamenti come prevede peraltro il piano già pronto che Trump ha illustrato ai suoi generali.
Agosto 2018
(Avv. E. Oropallo)
