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NUOVA CATASTROFE UMANITARIA IN AFRICA

Come riferisce “Il dubbio” nell’edizione del 20 u.s., “l’allarme è stato lanciato dalla Fao difronte ad una invasione di cavallette – le stime oscillano tra 100 e 200 milioni di esemplari – in zone dell’Africa dove l’agricoltura e la pastorizia devono già fronteggiare siccità e fenomeni naturali”.
Questa invasione di locuste nel Corno d’Africa è un fenomeno che presto riguarderà anche il Mediterraneo e l’Europa in quanto milioni di africani, ridotti alla fame, senza campi da coltivare, senza terreni per il loro bestiame, proveranno a raggiungere l’Europa con ogni mezzo e questa migrazione non potrà essere liquidata con scelte emergenziali perché di emergenza proprio non si tratta ma di fenomeni che si ripeteranno nei prossimi anni con sempre maggiore intensità per cui occorre agire subito con interventi non solo economici per provare ad attenuare gli effetti della distruzione di intere colture. L’intervento a sostegno del Corno d’Africa deve essere inserita nell’agenda europea e non lasciato ai paesi, come l’Italia, che anche per la delicata situazione che stiamo vivendo oggi, non possono affrontare da soli una catastrofe del genere.
Purtroppo, grazie anche a particolari condizioni climatiche che ne favoriscono la riproduzione, il numero degli insetti è cresciuto di ottomila volte rispetto agli anni passati: “se non ci sarà una risposta rapida, scrive “La Repubblica” del 27 u.s.., lasciandole riprodurre in pace, a giugno saranno aumentate di 400 volte”.
E’ effettivamente una piaga di dimensioni bibliche: gli sciami contano dai 40 agli 80 milioni di individui per Km quadrato, alcuni sciami arrivano anche a 2.400 chilometri quadrati, arrivando ad aggregare 100-200 miliardi di insetti: inquietante è la loro voracità, consumando le cavallette l’equivalente del loro peso in un giorno. “Uno sciame di un chilometro quadrato – calcola il giornale – spazza via l’equivalente in calorie di una città di 35mila abitanti e, con l’aiuto del vento, possono viaggiare per 150-200 chilometri al giorno, distruggendo ogni forma vegetale che incontrano sul loro cammino”. “La Fao – scrive sempre La Repubblica – sta coordinando l’azione di diversi Stati e ha lanciato un appello per raccogliere 138milioni di dollari per un primo intervento estremamente urgente perché l’azione degli sciami mette
a rischio la sicurezza alimentare di 19 milioni di persone”. La guerra contro le locuste – con l’uso di pesticidi e biopesticidi – comunque può avere gravi effetti collaterali andando a colpire anche le colture e inquinando anche i terreni che non possono più essere utilizzati. In effetti, l’agenzia alimentare dell’ONU chiede il rispetto delle normative internazionali che vieta l’uso dei pesticidi per cui la Cina ha proposto un metodo alternativo utilizzando centomila anatre che dovrebbero divorare le locuste.
In questi giorni di sofferenza anche per il nostro paese e per l’Europa, non dimentichiamo che abbandonare questi popoli potrebbe nei prossimi mesi condannare alla morte milioni di individui e dare inizio ad una migrazione di proporzioni bibliche che interesserà tutti i paesi che si affacciano sul Mediterraneo.
02/03/2020

Nuova catastrofe umanitaria in Africa

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