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“LIBERTÀ DI STAMPA” IN UCRAINA

In questi mesi di guerra, la stampa ed i politici di ogni sponda hanno fatto a gara nel riconoscere all’Ucraina di essere un faro di libertà e di democrazia. Non è affatto vero: oggi il governo ucraino ha presentato un nuovo disegno di legge che subordina la stampa, ed i media, ad un unico ente statale che ha il potere di ammonire, multare e chiudere qualsiasi canale. Facendo il verso ai paesi sovranisti, come la Polonia e l’Ungheria, il governo ucraino ha deciso di rafforzare il controllo sulla stampa. Fino ad ora, l’Ucraina non aveva creato alcun organo ufficiale di censura durante l’invasione russa grazie all’alto livello di autocensura tra i giornalisti che hanno rispettato, o volontariamente o forse sotto costrizione, molte restrizioni da parte di funzionari civili e militari. Se firmato dal presidente, il progetto di legge conferirà poteri di controllo senza precedenti sulla stampa ucraina. Non è la prima volta, infatti, che il governo ucraino tenta di introdurre una legislazione simile: lo aveva fatto già tre anni fa sempre il governo Zelensky che fu costretto a ritirarlo in quanto la maggior parte delle organizzazioni giornalistiche ucraine vi si oppose categoricamente. Oggi, dopo nove mesi di guerra della Russia contro l’Ucraina, stiamo assistendo al ripetersi di uno scenario analogo. Per approvare la nuova legge sui media, il governo ucraino ed i suoi alleati stanno usando la retorica sulla necessità delle riforme a sostegno dell’adesione all’UE ma si tratta in realtà di un tentativo del governo per censurare tutte le voci di critica al potere esecutivo. Un progetto questo antidemocratico e pericoloso. D’altra parte, in questa fase l’UE non ha alcuna possibilità, se anche lo volesse, di interferire sulle scelte del presidente Zelensky e dei suoi solerti burocrati che non nascondono di voler governare con un pugno di ferro nei prossimi anni. Non è un buon biglietto di visita per presentarsi all’UE. Mai nella storia dell’indipendenza del paese un singolo ente statale ha avuto questo tipo di potere, né sotto la presidenza di Leonid Kuchma né durante il governo del presidente Yanukovych prima della fuga dal paese dopo la rivoluzione di Maidan. L’attuale disegno di legge rischia di distruggere il fragile equilibrio di potere tra i media e il governo, come scrive euroactive.it, che in passato ha impedito all’Ucraina di scivolare nella dittatura. Il pericolo principale risiede però nella creazione di un monopolio statale dei media, che hanno subito interferenze da parte delle autorità ucraine dall’inizio dell’invasione russa. Di fatto la televisione ucraina è stata praticamente monopolizzata dal partito di governo al potere. Siamo già oggi in una fase di completo controllo della vita pubblica da parte dell’esecutivo. Probabilmente, anche se la guerra cessasse domani, sarebbe ben difficile cambiare il sistema attuale e l’Ucraina non avrebbe neppure gli attributi necessari per poter entrare nell’UE.

‘LIBERTÀ DI STAMPA’ IN UCRAINA

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