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LA CORSA AL VACCINO ANTI-COVID

Mentre la pandemia continua a destare preoccupazioni in tutto il mondo a causa dei contagi che non si riescono a fermare, soprattutto quando non vengono applicate neanche le più elementari norme di sicurezza. L’ industria farmaceutica Pfizer ha già prodotto centinaia di migliaia di fiale del vaccino che dovrebbe servire a vaccinare milioni di persone nel mondo intero. Il primo paese ad utilizzare questo vaccino è stata la Gran Bretagna che ha anticipato di qualche settimana la consegna dei vaccini previsti per l’Europa. “Ma non dobbiamo abbassare la guardia” ammonisce il premier Johnson raccomandando di utilizzare tutte le precauzioni anti-virus anche perché gli effetti del vaccino si vedranno solo a partire dall’estate prossima. “Siamo stati i primi”- titola il quotidiano inglese SUN – nonostante le critiche dell’UE e del virologo americano Antony Fauci che hanno criticato questa fretta. Con i vaccini, c’è la speranza di trovare una soluzione finale per questo problema: un’immunità di gregge potrebbe essere una svolta già nell’estate prossima per alcuni paesi. Per sicurezza, l’Agenzia del Farmaco Europeo (EMA) sta prendendo più tempo delle autorità britanniche. Un’approvazione del farmaco potrebbe esserci solo alla fine dell’anno per cui, se tutto andrà bene, la somministrazione di questo vaccino e quello prodotto dall’altra casa farmaceutica Moderna partirà agli inizi del mese di gennaio. I paesi dell’unione ipotizzano di partire tutti insieme.  Nel primo trimestre 2021 si prevede la vaccinazione in Italia del 5% della popolazione (sanitari e RSA), nel secondo si arriverà al 15% (scuole, over 60, immunodepressi), nel terzo il 50% dei lavoratori dei servizi essenziali (carceri, cittadini con patologie minori) per arrivare alla fine del 2021 al 90% di copertura. Secondo le stime di alcuni, bisognerà assumere fino a 16.000 addetti anche se, nella fase iniziale, ne basteranno 10.000. Il Commissario avvierà nei prossimi giorni due bandi che dovrebbero chiudersi il 4 di gennaio. In un’intervista esclusiva della direttrice dell’Agenzia UE del farmaco Emer Cooke, ha dichiarato che l’EMA non ha alcuna preferenza per un vaccino piuttosto che per un altro. “Il fatto che, la maggior parte dei vaccini Covid-19 abbia un tasso di efficienza di circa il 90% è un’ottima notizia” ha dichiarato la Cooke che però ha precisato che i dati attuali sono il risultato delle “analisi delle aziende” che devono dunque trovare conferma nei controlli che verranno fatti dall’agenzia. In attesa dei risultati dell’Ema, l’Ungheria ha mostrato interesse per il vaccino Sputnik V sviluppato dalla Russia che però non verrà analizzato dall’Agenzia UE. “Nel 2021 avremmo tutti i vaccini di cui avremo bisogno” assicura Giulio Rasi, ex direttore dell’Agenzia europea dicendosi più preoccupato per gli indecisi e per quanti non siano disposti a riceverlo. Tanto più che, soprattutto via internet, girano tante false informazioni che potranno creare dei problemi, soprattutto per quanti in questi anni hanno contestato l’efficacia dei vaccini. Come i NO-VAX che addirittura hanno parlato di una pericolosità di tutti i tipi di vaccini. C’è da restare perplessi e indignati da queste dichiarazioni. “Il problema dei vaccini – aggiunge Rasi – non è la sicurezza ma la loro efficacia. Può accadere che non funzionino, ma si esclude categoricamente che essi facciano male”. Anche l’America di Trump accelera l’operazione vaccini a causa anche dell’allarme dei decessi, oltre la soglia di 3mila persone al giorno. La corsa al vaccino ha subito un’accelerazione proprio per la previsione di un aumento dei decessi nei prossimi due o tre mesi, e per un intervento di Trump che, dopo aver per mesi vantato in pubblico che il virus non era niente di più che una forma influenzale più acuta, è intervenuto con messaggi tra l’insolente ed il minaccioso, contro la FDA – l’Agenzia del Farmaco USA – minacciando di licenziare il direttore se non avesse dato via libera al vaccino entro la sera dell’11 u.s. provocando la risposta del neo-presidente Joe Biden che ha dichiarato che “non ci può essere alcuna influenza politica sul vaccino”. Va detto che la vaccinazione di massa – come ha messo in luce anche il Papa – può avere successo contro la pandemia a condizione che essa sia estesa in tutti gli angoli della Terra per cui i paesi più ricchi dovranno farsi carico dei costi delle vaccinazioni, anche per quei paesi dove la povertà è endemica, per cui c’è bisogno che anche l’ONU e in particolare l’OMS vengano coinvolti in questa grossa operazione sanitaria.

La corsa al vaccino anti-Covid

 

 

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