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IL TASSO “SALVINI”

Ricapitoliamo un po’ i fatti anzi il misfatto. Per diversi anni i fondi che lo Stato ha versato alla Lega per attività istituzionali – erano i tempi del santone che gridava “Roma ladrona”, circondato dai suoi prodi cavalieri, Salvini compreso, sono serviti non solo per migliorare il tenore di vita del senatur e famiglia…in minima parte in quanto la maggior parte di questi fondi – circa 49 milioni di euro – sono stati utilizzati per acquisto di preziosi o finiti in investimenti ad alto rischio. Comunque sia, hanno preso un’altra strada per cui, a seguito di un’inchiesta giudiziaria, furono messi sotto processo e condannati poi sia il senatur che il commercialista della Lega. Nel processo la Lega – ormai saldamente controllata da Salvini – decise di non costituirsi parte civile: una scelta processuale certamente poco condivisibile. Valutazione politica o no, resta il fatto che, grazie alla decisione della Lega, di quel tesoretto non si è saputo più niente. E così che l’autorità giudiziaria, visto che il partito della Lega è sempre quello, ha deciso di rifarsi sulle casse del partito. Apriti cielo! Si è mossa tutta la squadra di governo, solidale con Salvini, preoccupato di come reperire questi soldi per rimborsarli allo Stato. E così è venuto fuori un accordo con i magistrati di Genova per cui il debito sarà restituito in 912 rate mensili, sì proprio 912 rate mensili che sono pari a 76 anni, senza interessi di mora ovviamente e sempre che il partito della Lega continui ad esistere nei prossimi anni. Ipotesi questa che non ci farebbe spargere molte lacrime!!! Una vera e propria pacchia comunque, quando è proprio Salvini a ricordare ai migranti che è finita la pacchia. E agli italiani non ci pensa adesso il Salvini? E così qualcuno provocatoriamente ha presentato in Parlamento una proposta di legge per estendere lo stesso privilegio a tutti quei cittadini che hanno un debito verso l’erario. Ma, mal ce ne colga, in quanto si tratta di un altro caso di giustizia ad personam. Quando il Salvini afferma di rispettare la legge, è alla sua legge che si riferisce, che non vale ovviamente per gli italiani. Un’altra beffa anzi alle spalle degli italiani che continuano a credere stoltamente alle promesse di questo governo. Non a caso il Salvini si è recato in questi giorni a casa di sor Berlusconi che, nel bel mezzo della mischia, ai suoi tempi se la prendeva con i magistrati accusati di perseguitarlo, ricordando che la legge per i nemici si applica e per gli amici si interpreta. Anche Salvini ha compreso quella lezione.

 

IL TASSO SALVINI

 

 

 

 

 

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