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IL RISPETTO DEI DIRITTI UMANI IN ITALIA

Nel 70° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo – caduto il 10.12 – Amnesty International denuncia la grave situazione in cui si trova l’Italia. Innanzitutto, ricordiamo che fin dal lontano 1948 e precisamente il 10 dicembre che l’Assemblea Generale delle NU adottò la Dichiarazione Universale diventata parte vincolante del diritto internazionale e che ha ispirato anche la Carta dei diritti fondamentali dell’UE. Si tratta di un atto di importanza cruciale che per la prima volta nella storia definisce quelli che sono i diritti inalienabili dell’uomo che non possono subire limitazioni o sospensioni neppure in situazioni di crisi come può essere lo stato di guerra. Norme che oggi, invece, a distanza di 70 anni vengono messe in discussione da molti paesi e tra essi, in primo piano,l’Italia. L’Italia è assente oggi al vertice dell’ONU che si è aperto proprio a Marrakesh per la ratifica del Global Migration Compact. Nel suo rapporto Amnesty International accusa il nostro paese di stare sferrando un grave attacco ai diritti umani. “Il nuovo governo – si legge nel Rapporto annuale – si è subito distinto per una gestione repressiva del fenomeno migratorio. Le autorità hanno ostacolato e continuano a ostacolare lo sbarco di centinaia di persone salvate in mare, infliggendo loro ulteriori sofferenze e minando il funzionamento complessivo del sistema di ricerca e salvataggio marittimo”.  E a proposito del dl sicurezza, approvato recentemente dal Governo, per Amnesty esso contiene misure “che erodono gravemente i diritti umani e avranno l’effetto di fare aumentare il numero di persone in stato di irregolarità presenti in Italia”. Altro fenomeno rilevato da A. I. è il massiccio ricorso da parte di alcuni partiti politici (e rappresentanti del governo – aggiungiamo noi – facilmente identificabili) “di un linguaggio razzista e xenofobo per veicolare sentimenti populisti”. Ma A.I. bacchetta l’Italia anche per l’industria delle armi. Nel corso del 2018 l’Italia – si legge nel rapporto – ha proseguito a fornire armi a paesi in guerra come Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti, attivi nel conflitto in Yemen. Altre stragi di civili che non fanno neppure più notizia sui nostri giornali e nel contenitore televisivo che ormai censura ogni notizia contraria all’immagine di un’Italietta dal buon cuore pubblicizzata dagli apostoli del sovranismo. Anche il Papa e il Presidente della Repubblica, in occasione dell’anniversario hanno lanciato un accurato appello chiedendo, a quanti hanno responsabilità istituzionali, chiedendo loro idi porre i diritti umani al centro di tutte le politiche. Appello caduto nel vuoto per chi, come i responsabili di questo governo, pensano solo a fare incetta di voti, nascondendo il vero volto di questa politica che predilige modelli che richiamano alla memoria il passato regime fascista, facendo crescere il livello di intolleranza ed allontanando il paese dagli altri paesi europei. Anche per il vertice di Marrakesh l’Italia resta isolata dagli altri paesi europei che hanno deciso di ratificare l’accordo promosso dall’ONU per gestire in maniera rispettosa dei diritti umani il fenomeno migratorio. Certamente il nostro governo resta in buona compagnia con l’America di Trump e con alcuni paesi europei del gruppo di Visegrad che hanno rifiutato ogni forma di collaborazione per il ricollocamento dei migranti. Un dato, quello dell’intolleranza, confermato anche da una recente ricerca dell’Agenzia dell’UE per i diritti fondamentali condotta tra Maggio e Giugno in 12 paesi europei, secondo la quale circa il 90% degli intervistati ritiene che l’antisemitismo sta crescendo nei loro paesi. Un dato che per l’Italia è preoccupante perché esso arriva all’81% della popolazione (+14% rispetto al 2012). Una notizia che mette i brividi ma che viene purtroppo confermata dal furto e la rimozione a Roma, di venti “pietre di inciampo”, le targhe della memoria a forma di sampietrino dedicate alle vittime della  Shoah. La presidente dell’associazione culturale Arte e Memoria, Adachiara Zevi, ha parlato apertamente di “attacco inaudito di fascismo e di antisemitismo”. E questo, mentre prosegue in Italia il progetto di riabilitazione del passato regime fascista, facendo petizioni per intitolare una strada, come è avvenuto a Roma al fascista Almirante, mentre il governo adotta la linea dura degli sgomberi dagli edifici occupati da migranti o da altri stranieri senza fissa dimora lasciando centinaia di famiglie senza tetto e senza sistemazioni alternative alimentando una nuova guerra tra poveri. Sono queste le ricette di questo governo che sta tentando anche di far tacere la stampa e zittire ogni forma di critica e di denuncia del suo operato.

Dicembre 2018

 

IL RISPETTO DEI DIRITTI UMANI IN ITALIA

 

 

 

 

 

 

 

 

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