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GRAZIE ALLA PANDEMIA, AUMENTANO I SUPER RICCHI NEL MONDO

Come è vero che le guerre e le sciagure sono buone solo ad arricchire i più ricchi e ad aumentare le diseguaglianze sociali. Ricorderete che, mentre centinaia di persone trovavano la morte sotto le macerie del terremoto dell’Aquila, telefonicamente due imprenditori si rallegravano per le nuove occasioni di profitto da realizzare nel corso della ricostruzione. Anche la pandemia, ha fatto crescere i profitti di quelli che già erano ricchi “L’anno che si è chiuso – scrive La Repubblica del 2 gennaio u.s. – ha reso i cinquecento uomini più ricchi al mondo ancora più facoltosi. Quest’anno va infatti ricordato come quello dei Paperoni. A fine 2021 in America si contavano ben 10 imprenditori che hanno un patrimonio superiore a 100 miliardi di dollari e altri 800 che hanno accumulato almeno 10 miliardi di ricchezza”. Specularmente sono cresciute in maniera esponenziale le diseguaglianze sociali. “Ogni 26 ore un nuovo miliardario – è sempre La Repubblica del 18 gennaio scorso a ricordarlo – entra nella lista di Forbes mentre ogni quattro secondi una persona muore per mancanza di accesso alle cure, per gli impatti della crisi climatica, per fame o per violenza di genere”. L’Italia non fa eccezione: secondo il rapporto di Oxfam a fine 2020 il 5% degli italiani deteneva una ricchezza superiore a quella 80% della popolazione. “Tra inizio 2020 e novembre 2021 – secondo Forbes – il numero dei super ricchi in Italia è passato da 33 a 49 ed i 40 italiani più ricchi posseggono l’equivalente della ricchezza netta del 30% degli italiani meno abbienti (18 milioni di persone)”. Il numero dei super ricchi italiani supera anche quello dei francesi mentre la pandemia ha gettato nella povertà un milione di persone, e sono aumentati i lavori con salari bassi. I sostegni offerti dal governo non frenano abbastanza la crescente diseguaglianza. “La riforma fiscale – osserva sempre l’agenzia di Oxam-Italia – favorisce soprattutto i redditi medio-alti, tra 42 mila euro e 54 mila euro di reddito annuo imponibile e non aiuta in nessun modo il 20% dei redditi più bassi”. Anche la tassazione dei trasferimenti di ricchezza, come da anni richiedono i sindacati, è fuori dell’agenda politica. Ipotesi questa che viene sistematicamente esclusa sia dai settori della destra che dal partito democratico nel timore di perdere fasce di elettori. C’è un dato che dovrebbe fare meditare i nostri politici ma anche quelli dei paesi più ricchi. Tutti si trovano d’accordo che i cambiamenti climatici sono uno dei problemi che dovremo affrontare nei prossimi anni e già siamo in ritardo sui tempi fissati dai governi mondiali. Uno scienziato ha calcolato che per arrestare il dissesto ambientale basterebbero 17000 miliardi di euro, una cifra pari a quella che si spende in tutto il mondo ogni anno nel settore militare. In effetti, anche in questo periodo di pandemia, non si è mai fermata la produzione di armi per motivi di sicurezza nazionale. Così la prospettiva del contrasto ai cambiamenti climatici è solo una chimera mentre anche le spese per affrontare il disastro climatico sarà una occasione di nuovi business per i padroni del mondo.

Febbraio 2022

 

Grazie alla pandemia, aumentano i super ricchi nel mondo

 

 

 

 

 

 

 

 

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