skip to Main Content

FINLANDIA E SVEZIA, PROSSIME AD ENTRARE NELLA NATO

Fino ad oggi l’ingresso della Finlandia e della Svezia nella Nato è stato sospeso per l’opposizione di Turchia e Ungheria. Ma, a sentire i responsabili politici dei due paesi, è solo una questione di tempo perché l’adesione potrebbe concretizzarsi prima del prossimo incontro della NATO previsto a Vilnius nel prossimo mese di luglio. Questa adesione non fa che chiudere ancora di più ogni prospettiva di collaborazione tra UE e Russia, riportando la storia indietro di decine di anni, quasi una sorta di suicidio politico per quanti in questi anni prevedevano di sganciarsi dalla Nato e rendere sempre più libera l’Europa di partecipare al dialogo internazionale in maniera autonoma ed in considerazione dei suoi obiettivi politici ed economici.

Una prospettiva che si sta dunque chiudendo sempre di più, facendo il gioco degli USA, che hanno tutto l’interesse a condizionare la politica dell’UE alla scala mondiale. Paesi, come la Svezia e la Finlandia, fino ad ieri fieri della loro neutralità costituivano un ponte tra l’Occidente e la vicina Russia, primo partner commerciale dell’UE e primo fornitore la Russia delle fonti energetiche fossili lasciando fuori dalla porta l’impero USA che in questi anni, prima della pandemia, ha fatto di tutto per prendere il posto della Russia per quanto riguarda le forniture energetiche mentre la Russia aveva aperto il paese alle merci occidentali, acquistando anche materiale tecnologico dai vicini paesi dell’UE.

Erano anni che si era creato un certo equilibrio che lasciava prevedere l’apertura del grande mercato russo per le merci occidentali mentre la Nato negli ultimi anni stava sempre più perdendo la sua funzione “difensiva” dei popoli europei, pronti già a sottoscrivere  un trattato di sicurezza con la vicina Russia in modo da giungere ad una gestione comune dei problemi di questo continente. Una prospettiva di pace che rendeva sempre più aperte le frontiere ed il confronto fra tutti i popoli europei. Tutto ciò è solo un ricordo da quando il demone militarista ha fatto la sua ricomparsa inventandosi il rischio di una invasione dei paesi dell’UE da parte di Mosca.                                 Ormai l’Europa intera è diventata una polveriera che potrebbe esplodere anche per un banale incidente o una falsa informazione, che potrebbe riaprire un conflitto tra Europa e Russia con conseguenze disastrose per questo continente ma anche per l’umanità intera. E così oggi i finlandesi sostengono l’invio di carri armati all’Ucraina.

Dopo la Francia e la Germania il possibile contributo alla Finlandia potrebbe riguardare l’invio di Leopard 2, il principale carro armato delle forze armate di fabbricazione tedesca. Il Paese ne possiede circa 200 unità, quasi un decimo del totale dei Leopard presenti in Europa.

La Finlandia si prepara a firmare anche un accordo bilaterale di sicurezza e difesa con gli Stati Uniti, aprendo la strada ad una stretta cooperazione per rafforzare la sicurezza in Finlandia e in Europa e ampliando così la presenza degli Stati Uniti sul territorio europeo, dopo aver sottoscritto un accordo simile di sicurezza con la Gran Bretagna nel mese scorso di maggio.

I cittadini finlandesi sono divisi sulle basi permanenti della NATO e sul ruolo del loro paese nell’Alleanza, ma la stragrande maggioranza è favorevole alla futura adesione: il 48% intervistato, si è detto contrario appunto alla creazione di basi e truppe permanenti della NATO sul territorio finlandese, mentre solo il 39%, si è detto favorevole a tali infrastrutture.

A completare il quadro della totale militarizzazione dell’area scandinava, la Svezia e gli Stati Uniti hanno discusso sull’aumento della cooperazione militare tra i due paesi prevedendosi che gli Stati Uniti possano immagazzinare attrezzature di difese in Svezia in tempo di pace e consentire il più rapido dispiegamento di rinforzi statunitensi nel paese, in caso di guerra. Nel frattempo il Segretario Generale della Nato Stoltemberg ha espresso la sua irritazione per il ritardo del processo di ratifica, criticando l’opposizione della Turchia.

Brutta storia davvero in quanto l’abbandono dello status di paese neutrale e la militarizzazione dell’area aprirà scenari di guerra davvero imprevedibili. E’ difficile fingere. Grazie anche alla miopia dei governi europei che hanno deciso di seguire la rotta segnata dagli USA, il nostro continente sarà ancora una volta il campo di battaglia su cui si combatterà la prossima guerra che potrebbe essere anche l’ultima per l’umanità intera.

Febbraio 2023

Finlandia e Svezia prossime ad entrare nella NATO

Back To Top
Translate »