COSE DELL’ALTRO MONDO
Nei giorni scorsi la sindaca Raggi si è resa protagonista di una ulteriore gaffe commessa pubblicamente quando è andata ad inaugurare la piazza per Carlo Azeglio Ciampi alla presenza del Capo dello Stato e dei figli del defunto presidente. L’episodio non ci ha scandalizzato più di tanto in quanto la carriera politica di questo personaggio è costellata di continue gaffe che non sono bastate però a convincerla a dimettersi da una carica che ha sollevato tante critiche anche nello schieramento politico di cui fa parte o faceva parte, non si sa ancora bene. Quest’ultima certamente ha fatto e sta facendo sghignazzare mezza Italia perché è davvero incredibile. Recatasi ad inaugurare la piazza, non ha potuto scoprire la targa perché – secondo la versione ufficiale – risultava “pesantemente scheggiata”, anche se la verità è un’altra perché dal drappo trasparente risultava che il nome del defunto presidente presentava un errore. Malgrado le scuse della sindaca, si è rasentato davvero il grottesco. Ma c’è un altro episodio che davvero documenta la fallimentare amministrazione capitolina che non ci ha risparmiato sorprese con la metropolitana che cade a pezzi e i rifiuti lasciati sulla strada che fanno ormai parte del panorama urbano. I turisti che si recano a Roma, provenienti da ogni parte del mondo, fanno fatica a capire i motivi dello stato di abbandono in cui si trova la capitale d’Italia, una volta ritenuta una delle metropoli più belle al mondo con i suoi musei e con il suo ricco patrimonio archeologico unico al mondo. E’ di qualche giorno fa la notizia che neppure per Gigi Proietti, l’attore recentemente scomparso, che ha dato tanto a questa città che ha sempre amato, non si sia trovato un posto al cimitero per accogliere le sue ceneri. L’8 novembre, quando ormai scoppia lo scandalo del cimitero di Prima Porta, l’unico della Capitale dotato di forno crematorio, i resti mortali di Proietti vengono cremati per essere poi sepolti al cimitero degli Inglesi dove però non c’è traccia, perché non c’è posto nemmeno per un’urna cineraria. Invece di essere sepolto nella città che lo ha visto nascere nel 1940 e diventare uno dei più grandi interpreti del teatro nazionale, il Comune di Roma costringe la famiglia a trasportare le ceneri nel cimitero di Porchiano, frazione di Amelia, in Umbria, accanto a quelle dei genitori, lontano dai suoi colleghi e amici di una vita come De Sica, Manfredi e tanti altri. “Dove dovrebbe essere sepolto l’attore più “romano de Roma”?” si chiede la testata del quotidiano La Repubblica. Per tanti romani ma non solo, per chi voleva portare un fiore sulla tomba di uno dei più grandi interpreti della commedia italiana, bisognerà attendere che si liberi un posto che consenta di trasferire i suoi resti mortali in un cimitero romano. Grazie sindaca Raggi anche per questo ma come fa – ci chiediamo – a proporsi ancora una volta alla guida di questa città? Noi le auguriamo ancora una lunga vita ma che resti lontana dalla scena pubblica!!
Giugno 2021