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COSA PENSANO I CITTADINI INGLESI DELLA BREXIT

Più della metà dei cittadini britannici ritiene che l’asciare l’Unione Europea sia stato un fallimento. A rivelarlo è un sondaggio di Savanta ComRes. Secondo il sondaggio a 5 anni di distanza dal referendum del 2016 il 52% dei cittadini del Regno Unito ritiene che sia stata dannosa per il Paese, mentre il 36% crede che sia stata un successo. La vita fuori dall’Ue è “l’inizio di un grande viaggio per il nostro paese”, ha detto nei giorni scorsi il ministro della Brexit ai delegati alla conferenza del partito conservatore, ma al di là della propaganda sembrano crederci in pochi. Dal sondaggio emerge anche che le donne britanniche sono più critiche degli uomini nei confronti della scelta di lasciare l’Unione. I più delusi sono gli abitanti dell’Irlanda del Nord, che sono anche quelli che stanno vivendo le maggiori difficoltà. Tra gli intervistati il 74% degli irlandesi del Nord ritengono che la Brexit sia stata un fallimento. E non hanno tutti i torti. Nel gennaio scorso il ministro Frost ammetteva di aver sottovalutato gli effetti del protocollo sottoscritto con l’UE che prevede un controllo sulle merci provenienti dalla Gran Bretagna e diretti in Irlanda del Nord, soprattutto per i prodotti sanitari e fitosanitari per assicurare che non ci sia una frontiera netta con la Repubblica d’Irlanda. Nel giugno scorso il vice-presidente della Commissione europea si è incontrato a Londra con il ministro Frost ed ha dichiarato che “il protocollo sull’Irlanda del Nord non è in discussione”. Difronte all’ipotesi di Londra di volerlo sospendere per introdurre un proprio sistema di controlli, il vice-presidente della Commissione ha parlato anche di possibili sanzioni se il Regno Unito dovesse continuare a non rispettare i termini dell’accordo sottoscritto con l’UE aggiungendo che l’UE è pronta a trovare soluzioni permanenti per agevolare i controlli.  Ma il governo inglese sembra non voler rispettare gli accordi presi: il giornale inglese Guardian scrive che il ministro per la Brexit Frost – che aveva condotto i negoziati per la Brexit – ha parlato di un possibile atto unilaterale del Regno Unito per agire sui controlli alla frontiera, sperando che “l’UE non renda tutto più difficile reagendo”. Il ministro sa bene che l’UE reagirebbe ad un atto unilaterale del governo inglese, probabilmente rendendo più difficili i rapporti commerciali tra l’isola e l’Irlanda del Nord: addirittura, l’Irlanda potrebbe disporre propri controlli alle frontiere per garantire che i prodotti in provenienza dall’Irlanda del Nord siano rispettosi delle norme europee, bloccando alle frontiere le merci che non soddisfano queste norme. Un bel rebus per il governo inglese che penalizzerebbe gli scambi commerciali tra l’Irlanda del Nord e l’UE e ciò spiega perché l’elettorato inglese si scopre più preoccupato della situazione che è stata creata dalla Brexit.

Ottobre 2021

COSA PENSANO I CITTADINI INGLESI DELLA BREXIT

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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