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CONTRABBANDO DI ARMI IN UCRAINA

Nel luglio scorso EUROPOL ha avvertito che la proliferazione delle armi da fuoco in Ucraina potrebbe aumentare il contrabbando di armi attraverso rotte consolidate o internet. Gli esperti avvertono che i rischi legati al contrabbando sono inevitabili, soprattutto per le armi leggere. “Nei conflitti armati – ha dichiarato Richard Stojar- dell’Università di Brno è un fenomeno concomitante, frequente e difficile da eliminare, come abbiamo visto ad esempio nei conflitti della ex-Jugoslavia“. Esperti e autorità sono comunque unanimi nel sottolineare che questi rischi non devono significare che le forniture di armi all’Ucraina cesseranno. A confermare che il rischio sia reale, l’agenzia governativa finlandese teme che alcune armi inviate in Ucraina potrebbero essere tornate in Finlandia ed essere finite nelle mani della criminalità organizzata. Finora la Finlandia ha inviato all’Ucraina nove spedizioni di materiale militare, l’ultima delle quali è avvenuta nella seconda settimana di ottobre, senza però specificare, per motivi sicurezza della Finlandia, il contenuto di tutte le spedizioni. Ciò che si sa è che gli aiuti includevano almeno 2.500 fucili e 50.000 munizioni. Secondo questo osservatorio ufficiale, le armi inviate in Ucraina sono state trovate anche in Svezia, Danimarca e Paesi Bassi. La Repubblica Ceca ha sostenuto che questo contrabbando di armi dall’Ucraina all’UE è una delle narrazioni più frequenti della propaganda russa che mira ad indebolire il sostegno all’Ucraina da parte degli alleati occidentali. Ci fa sorridere questa presa di posizione in quanto la denuncia di questo fenomeno è stata fatta proprio da organi ufficiali di un paese dell’UE. Insomma, se si tiene conto delle armi inviate anche dagli Stati Europei e dagli Stati Uniti, si può definire che l’Ucraina sia una enorme polveriera dove si riforniscono bande criminali che sono pronte ad utilizzarle nei loro conflitti o per alzare il livello di scontro  della criminalità organizzata con gli organi di sicurezza dei singoli Stati. Un rischio che non si può sottovalutare, che ne va della sicurezza degli Stati membri, senza dimenticare l’ondata di violenza che ne subirà la collettività. L’Europa comincia sempre di più ad assomigliare agli Stati Uniti dove la lobby delle armi ormai condiziona le scelte dei governi, contribuendo a far crescere la violenza anche nei rapporti privati. Una catastrofe che potrebbe mettere in discussione la vivibilità delle nostre città. Ma questi rischi non impediscono ai paesi dell’UE di aumentare i rifornimenti di armi all’Ucraina. Così la Finlandia invierà all’Ucraina aiuti militari per il valore di 28,8 milioni di euro, mentre la Germania, con una triangolazione con la Repubblica Ceca è pronta a sostenere l’Ucraina inviando carri armati di ultima generazione. Anche il governo italiano è in procinto di fornire all’Ucraina nuovi armamenti. La conseguenza è che si rafforza il partito della guerra per cui la pace diventa un vero e proprio miraggio.

Dicembre 2022

CONTRABBANDO DI ARMI IN UCRAINA

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