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ATTACCO di TRUMP alla CORTE SUPREMA

Venerdì scorso è morta la Giudice della Corte Suprema USA Ruth Bader Ginsburg, vera e propria icona liberal, che si è sempre battuta per l’affermazione dei diritti civili. Donald Trump ha già annunciato di voler nominare il nuovo giudice che andrà a sostituire la Ginsburg (sarebbe il terzo nel corso del mandato), prima delle elezioni di novembre dando così una maggioranza schiacciante ai giudici conservatori (sei su nove) che potrebbero influenzare i cambiamenti politici nei prossimi anni in quanto qualsiasi iniziativa politica che un futuro presidente democratico potesse assumere, potrebbe essere confutata dalla interpretazione costituzionale della Corte, qualunque sia la volontà popolare. Insomma, si potrebbe configurare un vero e proprio scontro costituzionale tra Presidente e Corte Suprema che coinvolgerebbe anche il lavoro del Congresso. La Corte Suprema formata dai conservatori potrebbe mettere in discussione i diritti delle donne sull’aborto e potrebbe anche bloccare i tentativi di modificare le leggi sulle armi o ostacolare la lotta contro i cambiamenti climatici. Anche la riforma sanitaria voluta da Barack Obama che ha consentito a molti cittadini di accedere ai programmi assicurativi, potrebbe essere rimessa in discussione. Un quadro davvero inquietante: per ora due senatori repubblicani si sono detti contrari alla nomina del Giudice della Corte Suprema prima delle elezioni ma, a quanto pare, il Presidente americano designerà in questo fine settimana il nome del giudice che rimpiazzerà il giudice deceduto, probabilmente facendo cadere la scelta su una donna. Alla luce di una prospettiva tutt’altro che remota, alcuni democratici stanno pensando di aumentare il numero dei componenti della Corte, se dovessero conquistare il Senato. Questa battaglia potrebbe consentire a Trump di distogliere l’attenzione dalla pandemia e rafforzare la sua posizione nei confronti degli Stati più conservatori della popolazione per i quali una Corte Suprema conservatrice potrà assicurare la difesa di quei valori tradizionali messi in discussione dai progressisti americani, anche se riaprire lo scontro sull’aborto potrebbe alienargli i voti delle donne. Sempre nella prospettiva delle elezioni, Trump, a livello internazionale si è presentato come il protagonista dell’accordo di pace che è stato siglato da alcuni paesi arabi e da Israele, per conquistare i voti degli ebrei in USA che potrebbero essere determinanti per la sua rielezione, anche se tradizionalmente gli ebrei si sono sempre espressi a favore dei democratici. Comunque non bisogna sottovalutare questa battaglia che potrebbe condizionare la politica di un paese come gli USA che, bene o male, ancora oggi sono determinanti per le più importanti scelte di politica mondiale.

24/9/2020

Attacco di Trump alla Corte Suprema

 

 

 

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