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A CHE PUNTO E’ IL RECOVERY PLAN

I parlamenti di Romania, Polonia e Austria hanno completato il processo di ratifica della decisione sulle risorse proprie.

Con i voti positivi dei parlamenti austriaco e polacco oggi, i 27 stati membri hanno completato il processo di approvazione parlamentare”.

Il via libera di Vienna e Varsavia era quasi scontato. Non si può dire lo stesso per la Romania, dove era necessaria una maggioranza dei due terzi in Parlamento. Il leader del Psd, Marcel Ciolacu, inizialmente aveva detto che il suo partito non avrebbe votato la ratifica ma alla fine, anche il Partito socialdemocratico si è allineato al governo sul via libera pur continuando a non condividere i contenuti del Pnrr romeno. Una volta che tutti i piani saranno stati inviati a Bruxelles, Commissione e Consiglio dovranno approvarli.

Già sappiamo che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, presentato a fine aprile per accedere ai fondi del Next Generation EU, dovrà concludersi entro l’agosto 2026. Circa 200 miliardi da spendere entro cinque anni implicano uno sforzo organizzativo rilevante, specialmente per un sistema amministrativo che non brilla certo per efficienza: i consueti ritardi nella spesa dei fondi europei della normale programmazione settennale sono lì a dimostrarlo.

La prima rata di anticipo (pari al 13%, ossia circa 25 miliardi) arriverà presumibilmente intorno ad agosto.

Il PNRR prevede una cabina di regia per il controllo generale dell’andamento dei progetti. La struttura di monitoraggio sarà in capo al Ministero dell’Economia e delle Finanze. Il monitoraggio del Pnrr non è tuttavia solo una sfida tecnica. Esso rappresenta anche una sfida per la democrazia italiana.

A partire da martedì 1° giugno 2021, l’Ufficio del procuratore pubblico europeo (Eppo) ha iniziato ufficialmente la sua attività. Questo istituto si occuperà di combattere le frodi e le attività di criminalità organizzata che colpiscono il bilancio europeo, svolgendo nel contempo una funzione di controllo dello stato di diritto.

La Procura europea è stato un progetto studiato per oltre 20 anni, da quando si era discusso per la prima volta di una giustizia comune nella dichiarazione di Tampere del 1999.

L’ufficio ha la sua sede a Lussemburgo e sarà guidato dal procuratore capo Laura Codruta Kövesi la quale ha dichiarato che: “L’indipendenza della Procura europea è vitale, perché solo uno strumento giudiziario indipendente può imporre una giustizia uguale per tutti”.

Anche la commissaria europea alla trasparenza Věra Jourová ha espresso soddisfazione all’avvio della Procura europea, ricordando che avrà un ruolo ancora più centrale in questo periodo in cui si sta lanciando il Recovery Plan, la cui corretta implementazione è essenziale per la ripresa dell’UE.

La Procura europea vigilerà sui fondi di Next Generation Eu, assicurando che non siano commesse frodi da chi deve gestirli e che siano spesi correttamente.

Ed è questa una decisione chiave che assicurerà il controllo sulla destinazione dei fondi e sui livelli di sviluppo della opere programmate.

La Commissione europea collaborerà strettamente con l’Eppo, scambiando informazioni e fornendo l’accesso ai database.

L’Eppo ha firmato accordi di cooperazione anche con Eurojust, il cui sostegno sarà importante quando si investigheranno casi che coinvolgono Stati membri non partecipanti alla Procura europea.

Giugno 2021

A che punto è il Recovery Plan

 

 

 

 

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