CENTO, MILLE PIAZZE PER GAZA
Alla notizia che il Corpo navale israeliano aveva intercettato la Global Sumud Flotilla, sequestrato il naviglio e arrestato gli attivisti a bordo, milioni di cittadini sono scesi in strada: chiedono la fine dei bombardamenti su Gaza per mettere fine al genocidio e l’avvio di un piano di pace che comprenda il ritorno nella loro città di tutti i palestinesi, i quali sono stati costretti a lasciare le proprie case. Chiedono anche di avviare la ricostruzione di Gaza e la nascita di uno Stato di Palestina – com’è giusto che sia.
***
***
Imponente è stato lo sciopero indetto dai sindacati sabato scorso, che ha visto la partecipazione di centinaia di migliaia di cittadini di ogni censo e di tutte le età. Una folla che non si vedeva da tanti anni ha fatto sentire la voce del popolo italiano a favore dei palestinesi.
***
Sconcertata da questa fiumana di persone, la Premier non ha trovato di meglio che chiedere quali siano stati i costi di questa manifestazione e chi li avrebbe pagati. Certamente non sarà lei a pagare le spese, ma visto che si vuole affrontare anche questo capitolo farebbe bene a dirci chi pagherà le spese sostenute per aprire in Albania un centro di accoglienza per i migranti che si è rivelato un enorme flop. Un buco nelle finanze dello Stato che, secondo la Giurisprudenza italiana ed europea, non consente che i migranti che arrivano in Italia possano essere accolti in un paese diverso da quello di approdo.
***
Senza parlare dei voli di Stato spesso usati dai Ministri fuori dai compiti istituzionali. Sarebbe il caso che la Corte dei conti andasse un po’ a rivedere se vi siano stati casi di abusi.
***
Per non essere da meno rispetto alla premier, anche la Lega non ha perso l’occasione per far sentire la propria voce “chi, oggi, sciopera sa bene che va contro la legge e rischia sanzioni sia a livello personale che come organizzazione sindacale, e la sanzione deve essere equiparata al danno“. Per FdI si fa sentire anche Arianna Meloni, sorella della premier e capo segreteria del partito “Landini – dichiara – usa la piazza in modo strumentale e con questo non è che l’Italia aiuti Gaza“.
***
Ebbene, per tanti mesi la Destra ha ignorato quanto accadeva a Gaza, rifiutando di riconoscere lo Stato di Palestina. In perfetta sintonia con l’Ambasciatore USA che ha parlato di una “mobilitazione antisemita” reiterando la fandonia secondo cui sulle barche sequestrate non ci fossero aiuti materiali – mentre i parlamentari di FdI accusavano Giuseppe Conte di fare propaganda sulla pelle dei ‘bambini palestinesi’.
***
Al contrario, questa fiumana ha fatto sentire la propria voce: “è vergognoso che, ancora oggi, il governo non si sia schierato in quanto – spiega una lavoratrice di teatro – qui si tratta solo di umanità per un popolo che sta soffrendo. Ancora, restare in silenzio per noi è inconcepibile. Nelle scuole parleremo ancora di Gaza e di giustizia“.
***
***
Ma c’è da aggiungere che dietro le quinte il governo lavora per entrare a far parte del Board of Peace con Tony Blair, e così il Ministro degli Esteri italiano nel vertice di Parigi ha chiesto di poter partecipare alla ricostruzione della striscia di Gaza che, secondo Trump, sarà una vera manna per chi sarà chiamato a gestirla.
Ottobre 2025
Avv. Eugenio Oropallo