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MALASANITA’ : IL RUOLO DEGLI AVVOCATI SECONDO IL MINISTRO LORENZIN

Con una nota del 6.9.2015 il Presidente del CNF Andrea Mascherin è stato costretto a replicare alle dichiarazioni del ministro Lorenzin che, nel corso di una trasmissione televisiva, aveva parlato di un abuso di denunce nei confronti dei medici accusando pesantemente gli avvocati di andare a cercare i clienti in ospedale. In pratica, se vi è un abuso, sostiene il ministro della salute, ciò avviene anche per un comportamento poco corretto degli avvocati che vanno a sollecitare i pazienti anche dopo dieci anni per avviare un’azione di responsabilità nei confronti dei sanitari o delle strutture ospedaliere. Il Presidente Mascherin ha ricordato – nella sua pacata replica – il ruolo costituzionalmente riconosciuto agli avvocati di difesa dei diritti fondamentali, tra i quali quello della salute e la vicinanza alla classe medica che opera con scrupolo e dedizione, nonostante le innumerevoli carenze organizzative, derivanti dai ripetuti tagli alla sanità che limitano l’accesso alle cure da parte dei soggetti economicamente più deboli. In realtà – continua la nota – le denunce sono assai poche per fortuna, rispetto all’enorme numero di interventi sanitari quotidiani proprio perché molti casi vengono filtrati a monte proprio dagli avvocati che sconsigliano di procedere limitando l’azione giudiziaria a casi specifici di palese gravità e sempre sulla base di una perizia medico-legale, svolta da un altro sanitario, che individua la responsabilità del sanitario o anche della struttura.          Come ricorda lo stesso Presidente del CNF, il ministro lancia precise accuse agli avvocati invece di preoccuparsi di denunciare le enormi responsabilità dei governi che si sono succeduti, compreso il suo, e di indignarsi degli sprechi della sanità a livello locale, delle lunghe attese per poter accedere ad un esame clinico. L’assistenza medica obbligatoria per legge e riconosciuta a tutte le fasce sociali, è stata una conquista della nostra Costituzione repubblicana. Sistema che ci è stato invidiato o copiato da altri paesi ma che ora comincia a soffrire a causa della crisi ma anche a causa di sprechi decennali e di clientelismo diffuso. Se crescono le denunce per mala sanità, ebbene la causa a questi fenomeni non può certo identificarsi con l’attività della classe forense. Diversamente, si finisce per confondere la causa con gli effetti. Mi viene da chiedere quali siano gli elementi a conoscenza della ministra Lorenzin che possa autorizzarla a lanciare accuse nei confronti dell’avvocatura, senza che sia stato segnalato né dalla stampa e neppure dai tribunali italiani un solo episodio che possa confermare un atteggiamento come quello denunciato dal ministro. In altri paesi europei una dichiarazione, come quella riferita al ministro, avrebbe sollevato un coro di proteste. In Italia, a parte la formale e misurata nota del Presidente del CNF, non ci sembra che la stampa abbia speso qualche parola a difesa della nostra categoria, molto spesso criticata ingiustamente né che qualche politico abbia ritenuto di richiamare il ministro ai suoi doveri istituzionali. E allora, non sarebbe il caso, anche per un ministro di questa Repubblica, quanto meno scusarsi pubblicamente?

Settembre 2015

(Avv. Eugenio Oropallo)

MALASANITA’.IL RUOLO DEGLI AVVOCATI SECONDO IL MINISTRO LORENZIN

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