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VIOLAZIONE DEGLI OBBLIGHI DI ASSISTENZA FAMILIARE

Recente sentenza della Suprema Corte (Cass. Sez. VI Penale, sentenza n. 31363/18 dep. il 10/7) ha escluso che possa ritenersi sussistente il reato di cui all’art. 570 c.p. in ipotesi di violazione dell’obbligo di assicurare i mezzi di sussistenza nei confronti dei figli maggiorenni o non inabili al lavoro, anche se studenti, in quanto la norma penale è operativa solo…

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PROCESSO CIVILE TELEMATICO

La possibilità della notificazione di atti presso la Cancelleria della Corte di Cassazione (Corte Cass. Sez. VI Civ. – ordinanza n. 709/15 depositata il 16.1) è subordinata alla duplice condizione della mancata elezione di domicilio in Roma da parte del ricorrente e della mancata indicazione, sempre da parte del ricorrente, dell’indirizzo di posta elettronica certificata, mentre ove questo requisito sussiste,…

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LEGITTIMITA’ COSTITUZIONALE DECRETO MINNITI

Con sentenza n. 17717/2008 la Corte di Cassazione ha sostenuto inammissibili le questioni di legittimità costituzionale del decreto Minniti rigettando sul punto il ricorso presentato. Ma nello stesso tempo la 1° Sez. Civ. ha riaffermato il principio di diritto, disatteso nel caso esaminato che “in materia di protezione internazionale, ai sensi art. 35 bis del d. lgs. n. 25/2008, come…

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CONDANNA DELL’UE PER UN PROCESSO TROPPO LUNGO

Per la prima volta nella sua storia la Corte di Giustizia dell’UE ha condannato l’UE a causa della durata eccessiva di un procedimento giurisdizionale svoltosi innanzi al Tribunale accogliendo il ricorso di due società che avevano lamentato la violazione dell’art. 47 della Corte dei diritti fondamentali dell’UE che assicura la durata ragionevole del processo. Osservano gli eurogiudici che far passare…

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AGGRAVANTE ODIO RAZZIALE

Recentemente la Suprema Corte con la sentenza n. 32028 del 12.7.2018 ha stabilito che anche un’espressione generica, nello specifico: “che venite a fare qua…dovete andar via” può far scattare l’aggravante dell’odio razziale prevista dall’art. 3 del D.L. 26.4.1993 che indichi la volontà di discriminare la vittima in ragione della sua appartenenza etnica o religiosa configurabile nel caso specifico esaminato dalla…

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A RISCHIO L’ASSEGNO DIVORZILE

Lo ha affermato la Cassazione (Cass. Sez. VI Civ. ordinanza n. 25697/17 dep. il 27/10) accogliendo la richiesta dell’ex marito, finalizzata a veder ridotto il contributo a favore dell’ex consorte in presenza di un rifiuto della donna di una concreta opportunità occupazionale. Su questo fronte la Corte ha ritenuto che devono essere approfondite innanzi la Corte d’Appello le circostanze richiamate…

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Il ricorso avverso il diniego di protezione internazionale sospende l’efficacia del provvedimento di espulsione

Tanto stabilisce la Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 12476/18 del 21.5.18 accogliendo il ricorso proposto da un cittadino siriano che si è visto respingere dal Giudice di Pace l’opposizione avverso un decreto di espulsione emesso dal Prefetto per immigrazione clandestina. Il Giudice di Pace di Pesaro aveva respinto il ricorso malgrado il provvedimento di rigetto della domanda di protezione…

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IL DIRITTO DI VISITA DEL MINORE SECONDO IL REGOLAMENTO N. 2201/2003

Con recente sentenza del 31.5 u.s. nella causa C- 335-17 la Corte di Giustizia UE è intervenuta per chiarire la nozione di “diritto di visita” fissata nel regolamento n. 2201/2003 precisando che il diritto di visita è riconosciuto anche ai nonni nei confronti dei nipoti mentre la competenza per la decisione spetta al Giudice dello Stato membro in cui risiede…

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La notifica PEC è valida anche se il messaggio non viene letto perché la casella è piena.

Con sentenza n. 12451/18 la Corte di Cassazione, richiamando alcuni precedenti  giurisprudenziali sul tema, ha stabilito che la notifica deve ritenersi efficace anche nel caso di mancata conoscenza per fatto imputabile al destinatario. Il titolare dell’account di posta ha infatti il dovere di assicurarsi il corretto funzionamento della casella e l’uso. Giugno 2018 Nota a cura avv. E. Oropallo  …

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