ORBAN LASCIA LA CPI
Il Parlamento ungherese ha votato il 29 aprile scorso la proposta del governo di uscire dalla Corte penale internazionale (CPI) che indaga sui crimini di guerra e sul genocidio.
Come ha scritto il Ministro degli Esteri ungheresi la decisione è maturata perché la Corte ha perso la sua imparzialità e credibilità. La Corte de L’Aia è stata duramente criticata da Budapest dopo aver emesso un mandato di arresto per il Primo Ministro israeliana Benjamin Netanyahu a causa del suo ruolo nel conflitto israeliano. In realtà, la decisione è stata resa nota durante la visita ufficiale a Budapest del Primo Ministro israeliano. Diversamente, avendo l’Ungheria aderito alla Corte, avrebbe dovuto arrestarlo – ma il governo di Orban non lo ha fatto.
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“L’Ungheria è ormai un problema serio per l’immagine e la reputazione dell’UE “, commenta il quotidiano De Volkskrant.
Il leader leghista ha approvato la decisione di Orban “il nostro paese non lo farà“, ha dichiarato irritato anche il nostro Presidente del Consiglio e il Ministro degli Esteri Tajani. “L’uscita di Budapest dalla Corte penale internazionale è un segnale di allarme per tutta l’UE“, ha affermato, in una nota, l’eurodeputata del Partito Democratico Cecilia Strada. Citando altre violazioni dello Stato di diritto da parte di Budapest l’eurodeputata ha osservato che “la destra ungherese sta cercando di scardinare dall’interno la tenuta dei valori democratici dell’UE, in un disegno che vuole un’Europa sempre più illiberale, intollerante e impermeabile al diritto internazionale“.
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Il Deputato e responsabile Esteri del PD Giuseppe Provenzano ha dichiarato che “il fatto grave delle dichiarazioni di Salvini è che provengono dal Vicepremier di un Paese, come l’Italia, che ha contribuito alla creazione di questa Corte” aggiungendo che il governo italiano è già in rotta di collisione con la Corte penale internazionale nel caso di Al Masri.
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Salvini e tutti gli accoliti di destra oggi esultano per questa vittoria di Pirro. A loro ricordiamo che “il rispetto del diritto internazionale serve a perseguire crimini di guerra, torture, stragi e violenze contro cittadini, minoranze etniche e intere popolazioni, come sta accadendo a Gaza“, si legge in una nota della delegazione del gruppo della sinistra al Parlamento europeo.
Maggio 2025
Avv. Eugenio Oropallo